mercoledì 28 settembre 2016

lavorazioni

I pezzi che creiamo per assemblare il nostro assieme finale, avranno probabilmente bisogno di interagire con le altre parti che compongono il progetto.

Queste interazioni possono portare a delle modifiche sulle superfici della parte solida creata, come fori, tagli, svuotamenti ecc... che in generale possiamo chiamare "lavorazioni".

Inventor, da questo punto di vista, offre tantissime possibilità, cercherò di analizzare per il momento le principali.

Per prima cosa, modificherò la lunghezza del nostro tubo dalla tabella parametri, in modo da avere più spazio per apportare le modifiche (direi che 500mm può essere sufficiente).



La prima lavorazione che vi mostrerò sarà "Foro".



Cliccando sul comando ci comparirà la finestra di dialogo che ci permetterà di impostare tutte le opzioni del caso.



Contemporaneamente il puntatore del mouse è in attesa che venga selezionata la faccia di appoggio per questa lavorazione.

Sul menù a tendina "Posizionamento" troviamo 4 possibilità, di default è "lineare", ovvero la definizione della posizione del foro tramite due dimensioni riferite a uno spigolo della faccia di appoggio (Riferimento 1, Riferimento 2).
Troveremo poi anche le opzioni:

  • da schizzo: il foro verrà posizionato su un punto definito in uno schizzo precedentemente preparato (i centri possono essere gli spigoli di una linea, il centro di un cerchio ecc...)
  • concentrico: il foro verrà posizionato in maniera concentrica rispetto a un foro precedente (eseguito su una faccia differente e parallela)
  • su punto: il foro viene posizionato sulla geometria di lavoro "punto" precedentemente definita
Una volta scelta l'opzione che fa al caso nostro, bisognerà decidere le caratteristiche da assegnare al nostro foro.
Ovvero:

Tipologia
Dimensioni
Terminazione
La presenza di filettature o meno

Ovviamente per affinare l'utilizzo di tutte le opzioni dovremo fare un po' di prove, nulla di difficoltoso, e a questo punto per il momento non appesantirei ulteriormente questo post :-)

Ecco con pochi semplici click come dovrebbe apparire il nostro foro!





Buone forature!


mercoledì 27 gennaio 2016

parametri

Partiamo dai parametri.
Parto da qui perché la parola "parametro" di solito suscita una certa diffidenza, ma vi assicuro che per cominciare a fare delle operazioni semplici e con ottimi risultati non ci vuole molto.

Il comando in questione è appunto "Parametri" che si trova nella linguetta "Gestione" della barra multifunzione (io lo tengo anche nella barra di accesso rapido facilmente impostabile dal menù a discesa)


La finestra che ci appare appena clicchiamo sul comando è la seguente:



I parametri d0, d1, d2, ecc. sotto la colonna "Nome parametro" rappresentano tutte le quote che sono presenti nel modello, a partire da quelle che abbiamo impostato sullo schizzo 2D!
Per esempio i numeri 50mm e 25mm non sono altro che le dimensioni del rettangolo iniziale del nostro tubo.
I nome dei parametri sono personalizzabili, anzi, devono essere chiamati con dei nomi sensibili per essere riconosciuti con facilità nei passaggi che li coinvolgono.

Per esempio quindi possiamo rinominare "d0" come "Larghezza", "d1" come "Altezza",  "d2" come "Raggiatura", "d3" come "Spessore".
"d4" e "d5" rappresentano i valori della lavorazione di estrusione dello schizzo 2D. "d4" rappresenta la "Distanza" presente nella finestra del comando "Estrusione", quindi in definitiva la "Lunghezza" del nostro pezzo.
"d5" invece rappresenta l'angolo di rastremazione della nostra estrusione (opzione avanzata del comando estrusione).

C'è da aggiungere che ogni lavorazione aggiuntiva, come ad esempio un foro, avrà i suoi parametri presenti in questa tabella, quindi tutti facilmente accessibili.

Come si può ben capire possiamo "comandare" da questa finestra il nostro modello 3D modificandone dimensioni e lavorazioni senza dover obbligatoriamente andare a modificare direttamente lo schizzo o le lavorazioni successive.

Nella colonna "Equazione" è rappresentato il valore del parametro. Oltre che a un valore numerico, possono essere inserite delle formule algebriche che possono contenere i parametri contenuti nella tabella (attenzione che nel nome del parametro per Inventor fa differenza minuscolo o maiuscolo).
In più si possono concatenare parametri provenienti da altri modelli.


("su" che vedete in fianco a 2 significa "senza unità" . Inventor lo applica automaticamente ai numeri privi di unità di misura, usati per esempio per un'equazione)


Le spunte che sono presenti nella colonna che ho contrassegnato con la freccia rossa nella prima immagine, permettono di identificare quali parametri vogliamo che siano esportabili all'esterno del modello e quindi utilizzati per altre operazioni (tavole 2D, derivazione verso altri modelli ecc...)

Ora fate qualche prova e vi assicuro che il meccanismo vi comincerà a risultare subito familiare!






modello 3D, piccoli spunti

Il semplice modello 3D che abbiamo creato




contiene in sé delle caratteristiche molto interessanti e utili.

Ve ne elenco qualcuna:
  • possibilità di esportare le sue "quote" come parametri verso le tavole 2D o altri modelli 3D
  • possibilità di essere lavorato con fori, spacchi, tagli e quant'altro
  • possibilità di portare in sé le caratteristiche di un materiale specifico
  • possibilità di essere modificato al di fuori dell'assieme con auto aggiornamento dell'assieme stesso in cui è contenuto
Cercherò di chiarirvi passo-passo questo piccolo elenco che racchiude molte potenzialità di utilizzo e modifica del nostro modello 3D.

martedì 26 gennaio 2016

per un 3D ci vuole un buon 2D!

Eccoci qui con il nostro bel foglio bianco!

L'interfaccia dei comandi però potrebbe risultare già più familiare agli utenti di Autocad.



In Inventor però c'è una differenza sostanziale rispetto ad Autocad.
Qui il disegno 2D si può realizzare anche senza misure precise o allineamenti predefiniti.
Saranno le quote e i vincoli a definire la geometria precisa.
Praticamente si può disegnare quasi a mano libera la forma che abbiamo in testa e poi raffinarla con le giuste dimensioni.

Se cominciamo a disegnare delle linee successive una all'altra, Inventor comunque ci proporrà dei vincoli che lui stesso deduce dal posizionamento dei segmenti.

Altri vincoli si posso aggiungere manualmente dalla linguetta "Vincola".



Per il nostro tubo partirò disegnando un rettangolo.



Come dicevo prima, non è obbligatorio definire le dimensioni preventivamente, anzi nel mio caso lo farò dopo.
Sulle quote c'è da dire una cosa molto importante.
Queste ultime non sono solo delle misure, ma sono in tutto e per tutto dei parametri che possono essere utilizzati per svariati casi.
Il più semplice è quello in cui vogliamo che Inventor ci restituisca nella tavola 2D i valori in tabella delle misure del nostro pezzo.
Dobbiamo quindi posizionare le nostre quote anche a seconda del feedback che vogliamo da Inventor.

Nel nostro esempio:



fatto il rettangolo iniziale, l'ho quotato 50x25 e ho utilizzato il comando "Raccordo" per raggiare gli spigoli (il comando resta attivo con la misura che abbiamo impostato finché non lo chiudiamo).
A questo punto con un offset ho creato lo spessore che ho quotato successivamente a 2.

Ora per rendere solido il nostro schizzo abbiamo 2 strade:

- premere "E" sulla nostra tastiera mentre siamo ancora nella modalità schizzo



- concludere lo schizzo, con la spunta in alto a destra sulla barra multifunzione o facendo click con il tasto destro del mouse su una zona vuota della nostra finestra di progettazione e poi "Concludi schizzo".


e a questo punto utilizzare il comando "Estrusione" che si trova in alto a sinistra sulla barra multifunzione nella scheda "Modello 3D".




Io normalmente scelgo la prima opzione....

Per ogni comando di modellazione 3D, Inventor ci propone due modalità di utilizzo.
La classica finestra completa di tutte le opzioni per il comando, o la "barra degli strumenti mini".
Nella maggior parte dei casi, non c'è differenza nell'utilizzare l'una o l'altra, in qualche comando si troveranno delle opzioni avanzate solo sulla finestra del comando.



Impostando la distanza e selezionando l'area chiusa del nostro schizzo con il tasto "Profilo" Inventor ci farà un'anteprima della nostra estrusione.

Ora possiamo decidere la direzione di estrusione, come dev'essere definita la lunghezza della nostra estrusione.
Normalmente si usa la la "Distanza" assoluta definita da una lunghezza in mm ma non sempre.

Impostati tutti i parametri clicchiamo su "OK" e avremo creato il nostro primo modello solido!



lunedì 25 gennaio 2016

la prima parte!

Ecco la schermata che a molti da un po' di soggezione....foglio bianco (cioè sfumato...ah anche questo è personalizzabile ma magari dedicherò un post appositamente alle possibili personalizzazioni) e molte icone che sembrano di difficile comprensione.



Niente paura!

Per prima cosa, come scrivevo un paio di post fa, ricordo l'approccio che adotterò sarà quello della realizzazioni delle parti all'interno dell'assieme che dovranno formare.
Per l'esempio in oggetto ipotizzeremo che il primo pezzo di cui abbiamo bisogno sia un tubo d'acciaio.

Per creare la nuova parte cliccare su comando "Crea" in alto a sinistra




Si aprirà la finestra per il salvataggio della nostra prima parte.
Controllare che sotto "Modello" sia selezionato "Standard.ipt".

Potete notare che la posizione di salvataggio del nuovo file punta in automatico alla nostra cartella contenitore, quella definita precedentemente nella finestra della "Definizione guidata progetto Inventor".

Il nome che utilizzeremo per la parte dovrà essere breve (comunque di facile comprensione), e dovrà ricalcare la nostra esigenza di riconoscibilità del pezzo (ricordo che dovete immaginare che il pezzo in oggetto sia nelle vostre mani e quindi, quando ne avremo più di uno, dobbiamo essere in grado di riconoscerli facilmente quando faranno parte di un assieme più o meno complesso).

Nel caso di esempio chiamerò il pezzo semplicemente "tubo-01".
Già in questo nome abbiamo un paio di caratteristiche interessanti, ovvero:

  • un nome generico ma che ci fa capire di cosa parliamo, ovvero di tubi. Io di solito non lego mai il nome del pezzo alle dimensioni, perché in caso quest'ultime cambino (e in ambiente parametrico come Inventor questo è abbastanza frequente) ci potrebbe essere confusione tra il nome del pezzo e quello che esso rappresenta.
  • l'indice che segue la descrizione del pezzo "-01". Io lo uso sempre in modo da poter creare più pezzi della stessa "famiglia" in modo ordinato.
Ovviamente il nome della parte può essere anche un semplice codice, se questo è già utile al suo scopo.



Cliccando su  "OK" l'icona del mouse si trasformerà in una freccia con un piccolo solido affiancato.
In questo momento Inventor ci sta chiedendo "dove" creare la nuova parte.

Per non complicarci troppo la vita, al momento cliccheremo in un punto qualsiasi dello sfondo vuoto del nostro assieme.

Fatto questo, Inventor si prepara automaticamente per la definizione della nostra parte.




Vi faccio notare un paio di cose interessanti.
Prima fra tutte è che nel "Browser verticale", che racchiude la storia di tutti i nostri modelli e degli assiemi con le relative lavorazioni e vincoli, compare il nostro "tubo-01".

Seconda è che la barra multifunzione di Inventor si imposta automaticamente sulla linguetta "Modello 3D", che contiene tutti i comandi che ci saranno utili per la creazione della nostra parte.

Per creare la nostra parte tridimensionale, dovremo partire da un semplice (ma ragionato) disegno 2D.
Per fare questo basterà cliccare sul comando "Schizzo 2D" in alto a sinistra.

Appena facciamo questa operazione (questo solo nelle più recenti versioni di Inventor, ma impostabile anche su alcune più vecchie), nella finestra di progettazione ci verranno proposti i piani principali dove "appoggiare" il nostro disegno.




Se clicchiamo sui "+" presenti sul browser verticale in fianco al nome della parte (in questo caso "tubo-01") e successivamente su "Origine", vedremo comparire i tre piani principali anche nel browser verticale.

A questo punto possiamo decidere se scegliere il piano dalla finestra di progetto o dal browser.
Appena passeremo sopra il mouse al piano sulla finestra, o all'elenco sul browser, gli elementi si evidenzieranno da una parte e dall'altra contemporaneamente.

E' indifferente cliccheremo per fare la nostra scelta, forse sul browser è più semplice capire di che piano stiamo parlando.

Normalmente io parto dal piano XY in modo che l'estrusione del pezzo sia sempre sull'asse Z.
La posizione degli assi è facilmente identificabile dall'icona presente in basso a sinistra sulla finestra di progetto.

Clicchiamo quindi su XY.

Anche questa volta i comandi di Inventor si trasformeranno quasi per magia, per proporci gli strumenti per il disegno del nostro "schizzo".







mercoledì 20 gennaio 2016

3D...da dove partiamo?

Siamo arrivati ad avere il nostro scatolone pronto ad essere riempito...si ma adesso da dove partiamo?

Per prima cosa verifichiamo che nella nostra finestra "progetti" sia selezionato ed attivo il nostro nuovo progetto, in basso a destra clicchiamo quindi "Fatto".

A questo punto dal menu' "Inizia" in alto a sinistra clicchiamo "Nuovo".



Inventor ci mostrerà una finestra con più opzioni...si ma quale scegliamo?

Prima di tutto...dobbiamo verificare se i templates di default mostrati sono definiti in unità millimetri o pollici, questo per capire sia se l'unità di misura è quella che ci interessa, sia come dobbiamo comportarci con l'inserimento delle misure per i nostri modelli.

Il template di default mostrato è facilmente modificabile, ma lo vedremo più avanti.
:
Ora per partire con il piede giusto ci sono essenzialmente 2 approcci:

  1. Definire ogni pezzo, cioè ogni "parte", del nostro progetto singolarmente per poi assiemarlo
  2. Partire dalla visione d'insieme, "assieme", e man mano definire i pezzi a seconda delle loro interazioni con i pezzi già presenti.
Personalmente io preferisco l'opzione 2 perché permette di avere sempre una visione globale di quello che si sta facendo.
Per questo (ma non è detto che sia appunto l'unica strada) partiremo da qui.

Quindi nella nostra finestra "Crea nuovo file" clicchiamo sotto il gruppo "Assieme" l'icona "Standard.iam".



Abbiamo così creato il nostro primo file d'assieme.






martedì 19 gennaio 2016

...e adesso cominciamo!

A prescindere dalla versione che utilizzate (diciamo che sono sicuro che dalla 2007 in poi non dovrebbero esserci grossi stravolgimenti per questo punto), una volta aperto il programma, dobbiamo dire a Inventor che vogliamo iniziare un nuovo progetto (e dobbiamo dirgli in quale scatolone deve conservare tutto ciò che si riferisce ad esso).

Per fare questo basta cliccare sull'icona "progetti" e seguire le indicazioni della finestra che ne seguirà






Fatto questo apparirà la finestra:



che non è altro che il famoso indice di tutti i progetti che abbiamo creato in Inventor.


*******************************************************************************
piccolo flashback:
se non modifichiamo nessuna impostazione  Inventor salverà i file di questo indice in una cartella predefinita, se vogliamo invece personalizzare questa destinazione per averla sott'occhio o condividerla sotto una piccola rete, dobbiamo entrare in "opzioni applicazione" dal menù strumenti e nella linguetta "file" scegliere la destinazione per la nostra cartella progetti personalizzata


*********************************************************************************

Tornando alla finestra "Progetti" creiamo  il nostro progetto cliccando sul tasto "Nuovo" in basso a sinistra.

Da qui, per semplicità, lasciamo invariato l'opzione su "Nuovo progetto utente singolo" sulla finestra successiva e clicchiamo su "Avanti"

Nel prossimo passaggio basterà definire il nome del progetto, localizzare la cartella (scatolone) dove Inventor salverà tutti i file inerenti al progetto e premere "Fine".



Abbiamo così creato il nostro primo "progetto"!

(...esiste un passaggio in più per la definizione delle librerie ma lo vedremo più avanti....)

Organizzare

Se abbiamo la nostra bella icona pronta per essere cliccata sul nostro desktop, prima di farci un bel doppio click, dobbiamo fare delle semplici operazioni preliminari.
(questo perché Inventor ragiona per "progetti" ovvero dei contenitori dove immettere tutti i file che successivamente lui creerà per un determinato modello...)



  • Localizzare una cartella sul nostro disco (chiamata ad esempio "modelli 3D") dove creare la cartella del nostro nuovo progetto (ad esempio "Primo Modello")

Ecco, più semplicemente, fate finta che ogni "pezzo" del vostro progetto debba essere inserito in un unico scatolone per poi permettere a Inventor di trovarlo e di rendervelo disponibile.

  • (Non è obbligatorio, ma andando avanti secondo me si rivelerà utile) Creare una cartella, in un luogo presto rintracciabile, chiamata "file progetti Inventor" dove poi diremo al programmone di tenere l' "indice" (file di progetto *.ipj) di tutti i modelli che creeremo.


Pensare prima di fare

La prima cosa che bisogna avere in testa, per avere dei buoni risultati in tempi accettabili, è il risultato finale di ciò che dobbiamo progettare, ovvero che tipo di dati vogliamo che Inventor ci restituisca.

A coloro a cui ho cominciato a far fare i primi passi in questo ambiente 3D ho sempre detto che, a differenza dei normali CAD 2D, questo ambiente tridimensionale permette di costruire e assiemare i pezzi come se li avessimo in mano...

Ed è da qui che dobbiamo partire, farci un'idea di come il nostro progetto può essere "preso in mano".

Incipit


Premetto che ogni singolo post che scriverò non avrà la presunzione di essere la verità assoluta, ma solo un aiuto a coloro che per dovere o per passione dovranno cominciare ad avere a che fare con programma che promette molto, ma che al più delle volte si presenta ostico...



Per quanto mi riguarda sono parecchi anni che lo utilizzo e mi è capitato più di qualche volta di condividere la mia esperienza per avviare colleghi al suo utilizzo.
Ho quindi pensato di mettere a disposizione questa mia esperienza su scala più ampia!