domenica 8 luglio 2018

Assieme... iniziamo a costruirlo!

Allora...
Riprendiamo un attimo l'ambiente d'assieme che avevamo visto qui.

Abbiamo creato il nostro tubo ma esso è ora solo soletto, quindi è ora di trovargli compagnia.
Per prima  cosa voglio farvi notare un piccolo dettaglio sull'albero delle lavorazioni sulla sinistra.

"tubo-01" ha una puntina (pin) disegnata sopra l'icona che identifica l'elemento parte. Questo significa che esso è "fissato" ovvero che non può muoversi nello spazio 3D della schermata di Inventor (questo stato è assegnato automaticamente da Inventor alla prima parte creata dall'interno dell'ambiente assieme).



Potete verificare questo stato (e modificarlo nel caso fosse necessario) cliccando con il tasto destro del mouse sopra il nome della parte con l'icona "pinnata".



Ora creiamo un'altra parte come visto in precedenza la chiamiamo tubo-02 e la dimensioniamo con una sezione di 50x25x2 e una lunghezza di 500mm .
(Piccola attenzione: il mouse con questa forma attende solo che voi clicchiate da qualche parte nello spazio vuoto dell'area grafica ;-) )



Se avete fatto tutto bene dovreste trovarvi in una situazione similare a questa:



La prima cosa da notare è che tubo-02 non risulta pinnato come tubo-01 quindi se prendete il mouse e provate a trascinarlo tenendo premuto il tasto sinistro del mouse sul modello 3D questo si muoverà liberamente nello spazio.
Come credo sappiate già per fissare un oggetto nello spazio è necessario definire almeno 3 vincoli, ed è quello che faremo proprio adesso con il comando "Vincola".



Una volta premuto il tasto del comando vi si aprirà questa finestra di dialogo



L'aspetto è molto semplice da capire ma ci sono alcune piccoli aspetti a cui stare attenti (alcune cose approfondite le vedremo più avanti).
Nel tab Assieme ci sono i vincoli principali per posizionare una parte su un'altra ovvero:

  • Vincoli piani di coincidenza e allineamento
  • Vincoli angolari
  • Vincoli per tangenza
  • Vincoli di inserimento 
  • Vincoli di specchio rispetto a un piano
Ogni vincolo deve essere pensato in maniera logica rispetto a quello che ci aspettiamo di ottenere e inoltre tenete conto che ogni vincolo può essere in seguito animato per ottenere un movimento se è necessario, quindi usate accuratezza nello scegliere quello più adatto.

Ora usando tre vincoli di Coincidenza-Allineamento proviamo a posizionare tubo-02 a 90° rispetto tubo-01 per ottenere un risultato come questo




Voglio farvi notare che se espandete con il "+" l'albero delle lavorazioni di tubo-02 troverete i tre vincoli posizionati per fissare tubo-02 a tubo-01.

E ora fate alcune prove per prendere mano e alla prossima!


venerdì 6 luglio 2018

Piccoli trucchi

Prima di andare avanti a innoltrarci nelle molteplici funzionalità di Inventor, vorrei suggerirvi alcune piccole operazioni che possono darci qualche vantaggio nei passaggi successivi della progettazione.

Un modello tridimensionale porta al suo interno moltissime informazioni, che, se ben gestite possono tornarci utili in seguito.
Per prima cosa, dobbiamo sempre ricordare che un singolo modello può essere creato in molte maniere differenti, e per capire quale sia la strada "giusta" dobbiamo inizialmente chiederci cosa vogliamo ottenere da quel singolo modello.

Ad esempio se io volessi ottenere il peso (o meglio la massa) dell'oggetto in questione, per un dato materiale dovrò stare attento ad assegnare allo stesso la corretta proprietà.
A questo proposito ci sono due strade:



Per quanto riguarda la tabella materiali direi che è abbastanza intuitivo, basta cliccare sul menù a tendina e scegliere semplicemente ciò che ci interessa.

Qualcosa in più invece ci dirà il comando IProperties

 (che si trova anche cliccando qui)




che nel TAB "Fisiche" ci dà già qualche informazione più approfondita




Ma non finisce qui...
Sicuramente avrete curiosato tra gli altri TAB del comando IProperties prima di soffermarvi su "Fisiche".
Avrete notato quindi che al suo interno ci sono diverse informazioni che riguardano il nostro modello 3D.
Alcune molto intuite e facili da compilare, ma voglio soffermarmi un attimo sul TAB "Progetto".

Tenete conto che tutte le informazioni che inserirete nelle varie caselle da "Numero di magazzino"  a "Fornitore" sono proprietà che vi seguiranno fino alla messa in tavola 2D del nostro oggetto.
Ma c'è un campo precompilato particolare a cui tengo a puntare un attimo la vostra attenzione:



Il "numero parte" che viene automaticamente compilato con il nome del file con cui abbiamo salvato il nostro file e fin qui nulla di strano.
La cosa interessante è che questa proprietà la possiamo utilizzare un codice identificativo che Inventor può leggere in automatico e riportare su tutte le distinte componenti che utilizzeremo in seguito.
Possiamo quindi di certo modificarlo manualmente, ma ancora meglio è salvare il nostro file con un nome che poi sarà niente altro che il codice che gli vogliamo assegnare.
Questo ci permetterà in automatico di avere già una lista componenti che abbia un senso logico a seconda delle nostre necessità.

In realtà è un po' lo stesso concetto che abbiamo visto per i parametri. Tutto torna no?

lunedì 22 maggio 2017

Lavorazioni - Taglio

Come abbiamo visto in precedenza, possiamo modificare il nostro pezzo 3D affidandoci a vari strumenti.
Abbiamo già parlato dei fori, ora vorrei illustrarvi un altro semplice tool che serve per dividere/tagliare l'elemento in questione.

Questo strumento che troviamo nell'ambiente "parte" si chiama "dividi" (tab Modello 3D).



A questo punto dobbiamo, prima di accedere allo strumento "dividi" costruire uno schizzo di appoggio che farà da riferimento per il taglio del pezzo.


Dopo aver disegnato, come nell'esempio, una linea che determinerà l'inclinazione del taglio e il suo riferimento (attenzione a scegliere i riferimenti esatti per il taglio desiderato!), potremo utilizzare lo strumento dividi per tagliare o dividere il modello in corrispondenza dello schizzo tracciato.
Usciamo quindi dallo schizzo e selezioniamo lo strumento "dividi".



Nella prima immagine lo strumento agisce solo sulla superficie selezionata lasciando invariato il corpo solido del nostro modello. Questa possibilità può essere utile per esempio per modificare (spostare, colorare, ecc...) la superficie in questione rispetto all'interezza del modello.



Nella seconda immagine è di facile intuizione come lo strumento dia la possibilità di mantenere le due parti tagliate o di eliminarne una, dando effettivamente al modello l'aspetto di un pezzo troncato.


Quest'ultima modalità è molto utile, per esempio, per costruire telai i cui elementi hanno giunzioni angolate.
Le quote di riferimento utilizzate nello schizzo, come i gradi di inclinazione, posso diventare utili parametri  da utilizzare successivamente, sia per la modellazione del nostro insieme, sia per la messa in tavola degli oggetti.

Esercitatevi un po' e provate a integrare con quanto già visto in precedenza, l'esperienza sul campo
e le prove sono i migliori strumenti di apprendimento!

mercoledì 28 settembre 2016

lavorazioni

I pezzi che creiamo per assemblare il nostro assieme finale, avranno probabilmente bisogno di interagire con le altre parti che compongono il progetto.

Queste interazioni possono portare a delle modifiche sulle superfici della parte solida creata, come fori, tagli, svuotamenti ecc... che in generale possiamo chiamare "lavorazioni".

Inventor, da questo punto di vista, offre tantissime possibilità, cercherò di analizzare per il momento le principali.

Per prima cosa, modificherò la lunghezza del nostro tubo dalla tabella parametri, in modo da avere più spazio per apportare le modifiche (direi che 500mm può essere sufficiente).



La prima lavorazione che vi mostrerò sarà "Foro".



Cliccando sul comando ci comparirà la finestra di dialogo che ci permetterà di impostare tutte le opzioni del caso.



Contemporaneamente il puntatore del mouse è in attesa che venga selezionata la faccia di appoggio per questa lavorazione.

Sul menù a tendina "Posizionamento" troviamo 4 possibilità, di default è "lineare", ovvero la definizione della posizione del foro tramite due dimensioni riferite a uno spigolo della faccia di appoggio (Riferimento 1, Riferimento 2).
Troveremo poi anche le opzioni:

  • da schizzo: il foro verrà posizionato su un punto definito in uno schizzo precedentemente preparato (i centri possono essere gli spigoli di una linea, il centro di un cerchio ecc...)
  • concentrico: il foro verrà posizionato in maniera concentrica rispetto a un foro precedente (eseguito su una faccia differente e parallela)
  • su punto: il foro viene posizionato sulla geometria di lavoro "punto" precedentemente definita
Una volta scelta l'opzione che fa al caso nostro, bisognerà decidere le caratteristiche da assegnare al nostro foro.
Ovvero:

Tipologia
Dimensioni
Terminazione
La presenza di filettature o meno

Ovviamente per affinare l'utilizzo di tutte le opzioni dovremo fare un po' di prove, nulla di difficoltoso, e a questo punto per il momento non appesantirei ulteriormente questo post :-)

Ecco con pochi semplici click come dovrebbe apparire il nostro foro!





Buone forature!


mercoledì 27 gennaio 2016

parametri

Partiamo dai parametri.
Parto da qui perché la parola "parametro" di solito suscita una certa diffidenza, ma vi assicuro che per cominciare a fare delle operazioni semplici e con ottimi risultati non ci vuole molto.

Il comando in questione è appunto "Parametri" che si trova nella linguetta "Gestione" della barra multifunzione (io lo tengo anche nella barra di accesso rapido facilmente impostabile dal menù a discesa)


La finestra che ci appare appena clicchiamo sul comando è la seguente:



I parametri d0, d1, d2, ecc. sotto la colonna "Nome parametro" rappresentano tutte le quote che sono presenti nel modello, a partire da quelle che abbiamo impostato sullo schizzo 2D!
Per esempio i numeri 50mm e 25mm non sono altro che le dimensioni del rettangolo iniziale del nostro tubo.
I nome dei parametri sono personalizzabili, anzi, devono essere chiamati con dei nomi sensibili per essere riconosciuti con facilità nei passaggi che li coinvolgono.

Per esempio quindi possiamo rinominare "d0" come "Larghezza", "d1" come "Altezza",  "d2" come "Raggiatura", "d3" come "Spessore".
"d4" e "d5" rappresentano i valori della lavorazione di estrusione dello schizzo 2D. "d4" rappresenta la "Distanza" presente nella finestra del comando "Estrusione", quindi in definitiva la "Lunghezza" del nostro pezzo.
"d5" invece rappresenta l'angolo di rastremazione della nostra estrusione (opzione avanzata del comando estrusione).

C'è da aggiungere che ogni lavorazione aggiuntiva, come ad esempio un foro, avrà i suoi parametri presenti in questa tabella, quindi tutti facilmente accessibili.

Come si può ben capire possiamo "comandare" da questa finestra il nostro modello 3D modificandone dimensioni e lavorazioni senza dover obbligatoriamente andare a modificare direttamente lo schizzo o le lavorazioni successive.

Nella colonna "Equazione" è rappresentato il valore del parametro. Oltre che a un valore numerico, possono essere inserite delle formule algebriche che possono contenere i parametri contenuti nella tabella (attenzione che nel nome del parametro per Inventor fa differenza minuscolo o maiuscolo).
In più si possono concatenare parametri provenienti da altri modelli.


("su" che vedete in fianco a 2 significa "senza unità" . Inventor lo applica automaticamente ai numeri privi di unità di misura, usati per esempio per un'equazione)


Le spunte che sono presenti nella colonna che ho contrassegnato con la freccia rossa nella prima immagine, permettono di identificare quali parametri vogliamo che siano esportabili all'esterno del modello e quindi utilizzati per altre operazioni (tavole 2D, derivazione verso altri modelli ecc...)

Ora fate qualche prova e vi assicuro che il meccanismo vi comincerà a risultare subito familiare!