venerdì 6 luglio 2018

Piccoli trucchi

Prima di andare avanti a innoltrarci nelle molteplici funzionalità di Inventor, vorrei suggerirvi alcune piccole operazioni che possono darci qualche vantaggio nei passaggi successivi della progettazione.

Un modello tridimensionale porta al suo interno moltissime informazioni, che, se ben gestite possono tornarci utili in seguito.
Per prima cosa, dobbiamo sempre ricordare che un singolo modello può essere creato in molte maniere differenti, e per capire quale sia la strada "giusta" dobbiamo inizialmente chiederci cosa vogliamo ottenere da quel singolo modello.

Ad esempio se io volessi ottenere il peso (o meglio la massa) dell'oggetto in questione, per un dato materiale dovrò stare attento ad assegnare allo stesso la corretta proprietà.
A questo proposito ci sono due strade:



Per quanto riguarda la tabella materiali direi che è abbastanza intuitivo, basta cliccare sul menù a tendina e scegliere semplicemente ciò che ci interessa.

Qualcosa in più invece ci dirà il comando IProperties

 (che si trova anche cliccando qui)




che nel TAB "Fisiche" ci dà già qualche informazione più approfondita




Ma non finisce qui...
Sicuramente avrete curiosato tra gli altri TAB del comando IProperties prima di soffermarvi su "Fisiche".
Avrete notato quindi che al suo interno ci sono diverse informazioni che riguardano il nostro modello 3D.
Alcune molto intuite e facili da compilare, ma voglio soffermarmi un attimo sul TAB "Progetto".

Tenete conto che tutte le informazioni che inserirete nelle varie caselle da "Numero di magazzino"  a "Fornitore" sono proprietà che vi seguiranno fino alla messa in tavola 2D del nostro oggetto.
Ma c'è un campo precompilato particolare a cui tengo a puntare un attimo la vostra attenzione:



Il "numero parte" che viene automaticamente compilato con il nome del file con cui abbiamo salvato il nostro file e fin qui nulla di strano.
La cosa interessante è che questa proprietà la possiamo utilizzare un codice identificativo che Inventor può leggere in automatico e riportare su tutte le distinte componenti che utilizzeremo in seguito.
Possiamo quindi di certo modificarlo manualmente, ma ancora meglio è salvare il nostro file con un nome che poi sarà niente altro che il codice che gli vogliamo assegnare.
Questo ci permetterà in automatico di avere già una lista componenti che abbia un senso logico a seconda delle nostre necessità.

In realtà è un po' lo stesso concetto che abbiamo visto per i parametri. Tutto torna no?

Nessun commento:

Posta un commento